PROGETTAZIONE

 

DUE SISTEMI DIVERSI CHE NON CAMBIANO IL RISULTATO

Con pannello a foglia riflettente e
passo variabile delle spire
Con passo a percorsi preformati con
passo fisso da cm. 5 o multipli di cm. 5

 

E' indispensabile per il progettista che si accinge a calcolare un impianto a pannelli avere una perfetta conoscenza delle caratteristiche dei fabbricato oggetto di calcolo e precisamente:
- murature esterne
- finestre e serramenti
- pavimenti e solai
- pareti interne
- destinazioni locali
- orientamento
- temperature esterne ed interne
- ricambi orari
- posizione della C.T. e delle cassette peri collettori
- suddivisione delle zone (se richieste)
- spessore disponibile sui pavimenti per posare l'impianto a pavimento
- tipo di finitura dei pavimenti: piastrelle, marmo, parquet, tappeto, etc.
- altri dati che sono comuni per il calcolo dei fabbisogni termici della costruzione e che sono indispensabili al progettista.

Prima di passare all'esempio di calcolo citiamo qui di seguito alcune regole sull'argomento impianto a pannelli radianti.

  • le temperature massime dei pavimento finito ammissibili sono:
    - aree di soggiorno: + 29 °C
    - fasce perimetrali : + 35 °C
    - stanze da bagno : temp. ambiente + 9 °C
  • le fasce perimetrali, verso l'esterno, con spire ravvicinate non devono superare la larghezza di m 0,50
  • Lo spazio da lasciare nel perimetro per la dilatazione dei pavimento non deve essere inferiore a mm 5

Disperdimenti di calore
Il calcolo sarà eseguito dal progettista con il metodo a Lui famigliare; non si dovrà tener conto dei disperdimenti dei pavimento verso il basso, cioè quella parte di calore ceduto attraverso la soletta sottostante.
Resta inteso che le emissioni verso il basso, come da diagramma n. 5, saranno da considerare sia per dimensionare la caldaia, sia quale apporto di calore ad un eventuale locale sottostante riscaldato. Per procedere con più regolarità conviene partire con il calcolo dei piani più alti.

Temperature di regime
E' intuitivo che più è alta la temperatura dell'acqua, tanto meno tubo si dovrà usare. Vi sono però dei limiti di confort: se consideriamo la presenza di un tappeto, mai da escludere, avremo con +20 °C interni e temperatura media di 50 °C i valori massimi di 28 °C al pavimento nella zona centrale e 31 °C nella zona perimetrale lungo le pareti esterne.
Si consideri pertanto la temperatura media di 50 °C quale massimo assoluto da non superare. Il salto termico dell'acqua di alimentazione dovrà essere di 10 °C.
Noi consigliamo temperature d'alimentazione 50/40 °C quale massimo e solo nel caso di problemi particolari si ricorra alla soluzione di 55/45 °C che consente anche di ridurre i costi dell'impianto.

 

Indietro