BILANCIO ENERGETICO DELL'ABITAZIONE

PERCHE': CAUSE AMBIENTALI, FISIOLOGICHE E SOCIALI DEI CONSUMI DI ENERGIA NELLE ABITAZIONI

3.1. CLIMA E SALUTE

Prima di entrare nel dettaglio delle relazioni che legano microclima e benessere, per enfatizzare l'importanza del controllo ambientale del clima, vogliamo premettere alcuni dati sui rapporti tra l'ambiente termico e la salute. È comune conoscenza che il ritmo stagionale influisce sulle frequenze e gravità di alcune malattie: le infezioni respiratorie minori, come raffreddori e mal di gola avvengono principalmente in autunno ed inverno mentre malattie più gravi come infezioni intestinali, febbri tifoidi e poliomieliti sono più frequenti in estate. Sempre nella stagione calda si ha la diffusione delle infezioni trasmesse dagli insetti (come encefalite, tifo, ecc.) che sono attivi solo in questo periodo. Oltre alla temperatura ha grande importanza per la diffusione delle malattie anche il tasso di umidità: alte percentuali di umidità favoriscono ad esempio la diffusione del colera, mentre il caldo secco favorisce meningite e poliomielite. Tutto ciò deve essere anche messo in relazione con i cambiamenti che il variare delle stagioni de- terminano nella fisiologia umana, cambiamenti che predispongono alle infezioni sopra citate (Checcacci 1967).
Fino alla metà del secolo scorso, l'incremento di malattie e morti derivate dalle variazioni climatiche stagionali era amplissimo: gli sviluppi sanitari hanno progressivamente ridotto prima le infezioni intestinali e da insetti e poi, con gli antibiotici quelle polmonari, così che ora queste oscillazioni nella frequenza di malattie e morti sono molto diminuite. È probabile che un contributo decisivo alla riduzione della percentuale di certe malattie, soprattutto quelle polmonari invernali, sarà determinato da un più raffinato controllo del microclima ambientale. Ciò è confermato da Momiyama, che in Scandinavia e Stati Uniti (paesi con il miglior controllo di microclima), ha determinato come non si hanno variazioni stagionali nel numero di morti, al contrario di ciò che avviene ancora nei paesi con impianti inadeguati e inesistenti. Ciò vale anche per le malattie cardiovascolari, che in corrispondenza di "ondate di calore" sono cause di ampi incrementi di decessi soprattutto in persone oltre i 65 anni di età, e per le quali studi statistici condotti a Los Angeles, mostrano un netto decrescere delle punte stagionali in questa ultima decade.
Anche in questo caso, se si esclude un fenomeno di acclimatamento naturale, che non si vede perché non si doveva determinare prima, la spiegazione della diminuzione dei decessi non può che essere attribuita alla progressiva diffusione degli impianti di condizionamento. Un fenomeno contrario alle osservazioni sopra riportate è relativo alle affezioni asmatiche: si è notato un deciso aumento delle epidemie di asma in corrispondenza di situazioni atmosferiche molto fredde. Ma ciò sembra dipendere non dal clima, ma dalla sospensione di sostanze allergene con la ripresa del riscaldamento.
Questo fatto introduce il discorso della trasmissione di infezioni attraverso il veicolo dell'aria, e di conseguenza quello del ricambio d'aria e dei sistemi di depurazione. È stato infatti verificato che batteri e virus sono in grado di trasmettere infezioni attraverso l'aria, e che ciò avviene essenzialmente in ambienti con scarsa ventilazione. La trasmissione delle infezioni avviene essenzialmente attraverso la polvere in sospensione, che è costituita tra l'altro da materiali contenenti microrganismi derivati dalla superficie della pelle. I sistemi migliori per evitare questi contagi, ma qui siamo già a livello ospedaliero, sono quelli della sterilizzazione dell'aria, del controllo per filtrazione della polvere, e di un sistema generoso di ricambio d'aria.
Fenomeni molto simili alle allergie sono stati rilevati in uffici con aria condizionata, con l'inalazione di un fungo che si sviluppa in presenza di polvere di origine organica (polvere derivata da piante per es. ). Questo fungo è un actinomicete, che si sviluppa solo ad alta temperatura, può essere eliminato con gli stessi sistemi impiegati per la depurazione dell'aria dagli allergeni, nel caso di allergia, cioè con la filtrazione dell'aria attraverso filtri di carta, tessuto o fibra di vetro. Malgrado gli inconvenienti sopra esposti, il condizionamento dell'aria, se eseguito con gli opportuni sistemi di depurazione, resta però sempre il miglior mezzo per eliminare o prevenire queste infezioni e le loro crisi.

 

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