Sorpresa, la Terra si sta raffreddando
Il
2008 ha segnato un brusco calo
delle temperature nell'intero pianeta.
I
meteorologi: non c'è
un "surriscaldamento climatico"
e sbaglia chi lo sostiene
Sorpresa,
piove e nevica di più. E fa più freddo, a cominciare dall'autunno. Dunque,
non è vero che la Tera è vittima di un surriscaldamento climatico duraturo,
anzi, è vero il contrario; si sta raffreddando. I primi ad accorgersi,
e a dirlo, che qualcosa non quadra nell'insistente teoria del surriscaldamento
climatico dovuto all'ossido di carbonio (CO2), sono i meteorologi nelle
loro osservazioni quotidiane dirette. Il "Global Warning", il riscaldamento
globale, dicono i meteorologi, è un fenomeno naturale ciclico. Non è
detto che degeneri in surriscaldamento climatico, dovuto all'aumento
dei gas-serra. Oggi il riscaldamento globale è visibilmente in
fase di stanca: le anomalie verso l'alto registrate dalla temperatura
negli anni scorsi, vanno stemperandosi. L'emisfero australe, in particolare,
aumenta le estensioni di ghiaccio.
Secondo i dati forniti da strumenti satellitari in grado di misurare
le temperature della stratosfera e della troposfera (vedi il grafico
qui sotto), il clima del pianeta non è affatto anomalo o bisognoso
di speciali cure. Il CO2 non c'entra. Anzi.
Così è stata suddivisa l'atmosfera terrestre. Mentre
dal 1998 a terra
aumentavano le temperature, la stratosfera subiva un raffreddamento.
Le temperature più basse si stanno ora trasferendo nella
troposfera,
la parte dell'atmosfera più vicina al suolo. Proprio il
2008 ha segnato
temperature troposferiche in discesa, a partire dall'emisfero
australe.
In Antartide sono in aumento le estensioni di ghiaccio.
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I
dati satellitari del Remote Sensing Systems su informazioni degli enti
spaziali americani Noaa e Nasa dicono invece che la stratosfera è
da un pezzo in pesante fase di raffreddamento. "A mano a mano che
ci si porta verso il basso l'anomalia - riferisce il sito meteolive.it
- tende a riassorbirsi fino a pareggiare i conti al livello della tropopausa.
E al livello del suolo? In questo caso il riscaldamento globale che
ha preso il via gli anni passati sta ulteriormente assottigliandosi".
Macchie solari riprese da un satellite.
Sono campi magnetici grandi anche
15-20 volte la Terra. Le loro radiazioni
più sono forti, più diminuiscono i raggi
comici sulla Terra e quindi la
formazione delle nuvole
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Il raffreddamento o meno del clima non sarebbe quindi dovuto all'aumento
o alla diminuzione del CO2 o degli altri gas-serra, ma ad altre cause,
ben piu potenti quelle umane. Prima fra tutte la formazione dei campi
magnetici tra le macchie solari. Quando queste ultime sono in espansione
o in maggiore attività, ci sono più radiazioni magnetiche.
I raggi cosmici (particelle, provenienti dall'esplosione di stelle lontane)
diretti sulla Terra, ne sono deviati. Ma proprio i raggi cosmici sono
responsabili della interazione con il vapore acqueo prodotto soprattutto
dagli oceani, alla base della formazione delle nuvole. Se di raggi cosmici
ne arrivano pochi, abbiamo meno nuvole, quindi più caldo e arsura.
Poiché
si segnala che il sole è dal 1998 in una fase di stanca, con
segnali di riacutizzazione intorno al 2003, annate calde, poi scemati,
come conseguenza c'è un progressivo raffreddamento nella stratosfera
che non si è ancora del tutto propagato allo strato inferiore
più vicino al suolo, la troposfera, "ma pian piano sta guadagnando
terreno, proprio ad iniziare dall'emisfero australe".
In questa zona del pianeta da diversi anni le temperature stanno già
inesorabilmente scendendo; nell'emisfero nord la tendenza è altalenante,
ma proprio il 2008 ha invertito la tendenza al surriscaldamento, con
temperature troposferiche in discesa. "Non ci rimane che attendere
l'ondata raffreddante in trasferimento dalle quote stratosferiche, sempre
che il Sole prosegua la sua lunga fase dormiente", conclude meteolive.it.
Di un certo interesse è il rapporto di Don J. Easterbrook,
del Dipartimento di geologia dell'Università Western Washington,
elaborato sui dati forniti dalla Nasa. Ha pubblicato parecchio sugli
argomenti legati ai cambiamenti climatici. In un articolo uscito nel
mese di novembre, tradotto e rilanciato in Italia dalla rivista Eurasia
(eurasia-rivista.org), sostiene apertamente che la fase di riscaldamento
del pianeta è finita: "Lo hanno capito primi fra tutti i
meteorologi". Easterbrook osserva un'alternarsi di climi freddi-caldi
con cicli di 30 anni. E così continua: "I recenti cambiamenti
solari suggeriscono che il raffreddamento potrebbe essere abbastanza
importante. Somiglierebbe maggiormente al ciclo freddo dal 1880 al 1915
che a quello, più moderato, dal 1945 al 1977. Potrebbe immettere
la Terra in un'altra Piccola Era Glaciale. Tuttavia, solo il tempo dirà
se ciò sarà probabile o meno".
In sostanza, mentre il rapporto del Gruppo di Esperti Intergovernativi
sull'evoluzione dei Clima (Giec) sostiene che "il riscaldamento
climatico è inequivocabile" con catastrofici aumenti delle
temperature da qui al 2100, si riscontra invece non solo che "il
clima planetario non è aumentato di un Fahrenheit, come prediceva
da parte sua la Giec ma si è leggermente raffreddato nel 2007-2008,
quando le temperature planetarie sono scese bruscamente".
Le immagini satellitari della Nasa nel 2008, confermano che l'oceano
Pacifico era passato dal modo "riscaldamento", sul quale era
dal 1977, al suo modo "raffreddamento", comparabile, per ora,
al raffreddamento planetario dal 1945 al 1977. "Questo cambiamento
suggerisce fortemente che i prossimi decenni saranno pino freddi, non
più caldi, come prevedeva la Giec". Anche l'analisi delle
macchie solari attualmente presenti lo conferma.
E
ora come spiegare alla gente il grosso abbaglio?
Il
maggiore Guido Guidi: smentite le previsioni catastrofiche
È
il Popolare Guido Guidi, maggiore dell'Aeronautica militare, "annunciatore"
delle previsioni del tempo in tv, a chiarire: "Il raffreddamento
in atto è sì per ora breve, ma è anche incontrovertibile,
in quanto ampiamente documentato dalle serie di temperatura di
superficie, dai telerilevamenti satellitari delle temperature
del mare e della bassa troposfera e, ultime ma non meno importanti,
anche dalle temperature delle profondità oceaniche".
Lo scrive sul sito climatemonitor.it.
Il maggiore Guidi non è contento di quanto scrivono alcune
testate a proposito di uno studio secondo cui "le temperature
medie globali potrebbero continuare a scendere nei prossimi dieci
anni o giù di lì, per poi ricominciare a salire
vertiginosamente, perchè il Global Warning è tutt'altro
che finito".
Che cosa sono, chiede Guidi, "ferie" del riscaldamento
globale antropogenico? "Fresco" passeggero? I sostenitori
del surriscaldamento sono preoccupati: "Come continuare a
spingere sulla leva del disastro climatico se questo si ostina
a non palesarsi? La verità e che "nessuno aveva neanche
lontanamente previsto questa fase di raffreddamento", il
che la dice lunga sulla affidabilità di certe tesi riguardanti
costosissime politiche, suggerite dagli strilloni delle climafiction
catastrofiste.
"Di fronte a un tale insuccesso, argomentare che tra un pò
le cose torneranno a mettersi al peggio per colpa nostra, sapendo
che, sempre per cause naturali, è molto probabile che questo
avvenga è un ridicolo tentativo di tenere in piedi ciò
che scientificamente di fatto non sta in piedi", conclude
Guidi.
Le ragioni di tutto ciò si chiamano Sole, Oscillazione
Decadale del Pacifico, Oscillazione Multidecadale dell'Atlantico
etc..., non si chiamano CO2. |
Bibliografia
Roberto Schena
la Padania - 24/12//2008 |